Acquaforte. mm 297x240. Foglio: mm 343x280. TIB 45/20, 2. Bellini (Testa), 26. Cropper, 71. Per l’incisione si conoscono due studi preparatori, uno conservato ad Haarlem (Teylers Museum inv. D29, Cropper, 72), ed un secondo, in controparte come il precedente, a Brema (Kunsthalle, Kupferstichkabinett, inv. 1959/32; Cropper, 71a). Come fa notare Elisabeth Cropper, l'incontrollata morsura vicino ai bordi della lastra, soprattutto vicino al bordo inferiore, gli spazi bianchi verticali che rompono i tratti incisi in orizzontale vicino l'angelo con il montone, e i graffi inchiostrati accidentalmente, appaiono in tutte le impressioni di questa stampa. Contrariamente allo studio accurato nei riguardi dell'invenzione, Testa non sembra essersi invece preoccupato di pulire e lucidare il rame. La svasatura nelle ombre scure intorno all'inguine di Isacco e nella testa dell'angelo con il montone, suggerisce che il supporto non era abbastanza rigido per sostenere una morsura con molte linee lavorate accostate e vicine.
Bellissima prova, stampata con inchiostrazione eccezionalmente piena e brillante, su carta vergellata con filigrana identificabile come “fiore di giglio in doppio cerchio”. Margini intonsi di 15-25 mm; al verso traccia di piega orizzontale e traccia di alone di umidità all’angolo superiore sinistro. Per il resto conservazione ottima.