Carboncino su carta grigia. mm 405x280. Timbro apocrifo dell'artista in basso a destra. Al verso schizzi geometrici e formule matematiche.
Dopo il 1945 Thayaht si orienta nei suoi temi verso le figure tahitiane di Paul Gauguin, che riscopre come "grande colorista" e come pittore simbolico alla ricerca di una vita semplice alle origini del mondo realizzando trasformazioni thayahtiane delle sue opere, come "liberazione dalla miserabile civilizzazione". Volle riunire questo tipo di opere in una mostra a Forte dei Marmi nel 1950 dal titolo Omaggio a Gauguin, come una sorta di "ritorno all'indietro": dal Futurismo a Gauguin.