In-folio (mm 334x215). Pagine [12], 364, CCCXLVIII, [12]. Con 1 ritratto dell'Autore inciso in rame da Jacob De Gheyn fuori testo, spesso mancante, frontespizio in elaborata bordura calcografica rappresentante Adamo, re Salomone, Teofrasto e Dioscoride e innumerevoli xilografie di piante ed erbe lungo tutto il testo. Buon esemplare sebbene lievemente ma uniformemente brunito, con il primo fascicolo (incluso il frontespizio) e l'ultimo rimontati ma non provenienti da altro esemplare e una lieve ma estesa gora d'acqua alle ultime 20 carte circa. Legatura coeva in vitello nocciola con dorso ed estremità dei piatti ricostruite, lisa. Ex-libris Caruso al contropiatto e timbro di college irlandese al frontespizio.
Edizione originale della prima parte dell'Opera omnia di L'Ecluse. Contiene anche la prima stampa della Fungorum in pannoniis observatorum brevis historia: la prima monografia mai pubblicata dedicata esclusivamente ai funghi; Arbel, 88: «l'Ecluse should be honoured as the founder of mycology»; sulle vicende editoriali dell'Historia fungorum cfr. Nissen, 374 il quale riporta la notizia che il manoscritto contenente i disegni per le incisioni di questa sezione andò perso in tipografia poco prima della stampa. Sono presenti inoltre: De rarioribus quibusdam plantis agentes di Onorio Belli; un'epistola di Tobias Roels e, con proprio frontespizio, le Plantae, seu simplicia, ut vocant, quae in Baldo monte, et in via ab Verona ad Baldum reperiuntur di Giovanni Pona. Blunt, p. 82: «Again and again, in attempting to ascertain the correct application of names given by Linnaeus, the inquirer is lead back to L'Ecluse's work, which can be described as the starting point of our modern knowledge for many genera. His description and the associated illustrations thus help to typify the species of later authors»; Cleveland Collections 149; Hunt, 180; Nissen, 372; Pritzel, 1759; Wellcome I, 6768.