In-4° (mm 194x137). Pagine [8], 191, [33]. Marca dello stampatore sul frontespizio e graziosi capilettera incisi in legno. Frontespizio un po' brunito e con fioriture, una macchia leggera nell'angolo interno delle carte di indice e due fogli invertiti dal legatore ma nel complesso discreto esemplare. Legatura muta moderna in pergamena antica, con forellini di tarlo riparati e alcune piccole macchie sparse. Ex-libris Vincenzo Gallucci applicato al contropiatto.
Prima edizione di questo celebre trattato di Melezio, tradotto in latino da Nicolò Petreo; l'originale versione greca - che ebbe una grande circolazione manoscritta - verrà pubblicata solo nel 1836. Monaco di Tiberiopoli, Melezio fu anche un medico-chirurgo e sappiamo dai suoi scritti che praticò cauterizzazioni e salassi. Questa edizione contiene anche, sempre nella traduzione del Petreo, le opere: Naturae signorum interpretatio di Polemone, De hominis structura di Ippocrate, L'Epistola ad Antigonum regem erroneamente attribuita a Diocle di Caristo e De nevis corporis tractatio di Melampo. Adams M-1221; Choulant, Handbuch 41; Durling 3057: «The Naturae signorum interpretatio is a translation of the Byzantine Greek forgery of Antonius Polemo's Physiognomica»; Garrison-Morton 7807; Hoffmann II, 589; Wellcome I, 4191.