In-4° (mm 212x148). Pagine [12], 290, [2]. Ritratto dell'Autore inciso in rame al frontespizio, bei capilettera e testatine figurate incisi in legno. Qualche macchia e forellino sparso anche riparato, lacunosa l'ultima carta con le Emendationi e l'Imprimatur. Legatura muta settecentesca in piena pelle con roulette fogliata ai piatti e piccoli fregi accantonati interni e al centro, e ripetuti ai comparti del dorso. Impressioni quasi del tutto svanite. Ex-libris al contropiatto e al verso del frontespizio.
Prima edizione. Cfr. Adams T-231; Gamba 962; Guidi, Gerusalemme Liberata, 138: «Edizione originale assai rara, procurata ed assistita da Angelo Ingegneri che dedicolla al Card. Cinzio Aldobrandini», mecenate di Tasso negli ultimi anni della sua vita; Parenti, Prime ediz. italiane 482; Tassiana Bergamo 1039. Sono celebri quei versi delle stanze 75-77 del XX libro che causarono la condanna e soppressione del poema con decreto del Parlamento di Parigi nel 1595.