Inchiostro nero e blu. 3 pagine scritte. Una lettera scritta su velina, l’altra su carta intestata ‘Avvocato Roberto Farinacci / Milano / Galleria del Corso Vitto[rio] Eman[uele] n. 4’. Dimensioni varie.
Lettera del 30 settembre 1929: ‘[…] prima di essere avvocato […] sono soprattutto fascista e quindi troverai logico quanto ti dico […]. Il capo mastro […] Lombardo […] in piazza Duomo, con un gruppo di amici e conoscenti, riferiva fatti disonorevoli sul conto del Comm. […] Pozzani dicendo […] che colui teneva delle messe nere in casa sua con dei pederasti […]. Siccome il Pozzani è amico carissimo di miei amici […] sono stato incaricato di tutelare il suo onore. Le vie che possono portare alla soluzione di questo increscioso episodio sono tre […]’.