Interessante raccolta di 20 opere (mm 300x210 ca.) tra riviste, opuscoli, manifesti e cataloghi di mostre riguardanti principalmente Luciano Caruso e i poeti visivi. Da studiare.
«[...] poesia e scrittura visiva o visuale, libro-oggetto, libro-opera o libro d’artista. [...] dietro il fervore del periodo in cui è nato il fenomeno (tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta), c’era la volontà di bruciare il mulino delle istituzioni letterarie [...] dando vita ad una serie di istituzioni e di azioni che hanno costituito le tappe e gli eventi di una effettiva guerriglia culturale» (Caruso Luciano, Anabasi senza nome. Poesia visuale e libro d’artista in Italia, International AM, 1997). È lo stesso Caruso a descrivere in queste poche righe le peculiarità di un fenomeno artistico, sviluppatosi in Italia e all’estero col nome di 'poesia visiva', al quale egli stesso ha dato un contributo fondamentale di riflessione, realizzazione artistica, elaborazione critica, rimanendo fedele al carattere di ‘guerriglia culturale’ degli esordi. La quarantennale attività intellettuale e artistica di Luciano Caruso ha avuto inizio nel vivace ambiente culturale napoletano dei primi anni Sessanta, passando poi per i gruppi dell’avanguardia (in particolare quella milanese, romana e parigina), per concludersi con il periodo fiorentino della fine degli anni 90. La sua è stata un'ampia attività culturale nella quale alle realizzazioni artistiche si intrecciano, in modo quasi inseparabile, l’attività di saggista, critico e studioso (importanti i suoi studi sul Futurismo).