2 parti in 1 volume in-4° (mm 227x170). Pagine LXX, [2], 251, 1 bianca; IV, 280 con una tavola tipografica ripiegata fuori testo ed una calcografia in antiporta con due medaglioni. Frontespizio in principio di entrambe le parti impresso in rosso e nero e corredato di piccola vignetta xilografica; iniziali, testatine e finalini incisi in legno alle pagine. Un restauro alla tavola iniziale, ben fatto e senza perdite. Nel complesso esemplare ottimamente conservato, in barbe. Legatura in mezza pelle con punte in pergamena e piatti in cartone decorato in blu e rosso. Titoli impressi in oro al dorso. Nota di possesso di mano settecentesca alla carta di guardia anteriore. SI AGGIUNGE: Vamba, Intorno al centro delle regioni della Flora. Appunti di viaggio del capitano Marco Lussa. Firenze: tipografia di G. Barbera, 1894. In-4° (mm 226x164). Pagine 46. Ritratto fotografico dei Marco Lussa in antiporta, corredato di velina protettiva, e altre immagini interne al testo. Lievissime arrossature ma nel complesso buona copia. Legatura editoriale in cartonato azzurro con titoli al piatto anteriore e piccolo fregio tipografico al piatto posteriore, il tutto tipografico. Alcune mancanze al dorso. Alla prima carta dedica firmata dell’Autore. SI AGGIUNGE: Manni Domenico Maria, Lezioni di lingua toscana. In Firenze: nella stamperia di Pietro Gaetano Viviani, 1737. In-8° (170x105). Pagine [2], XX, 280 con una vignetta calcografica al frontespizio e lo stemma calcografico del Dedicatario dell’opera al verso della carta +2. Testatine, capilettera e finalini incisi in legno alle pagine. Minimi restauri agli angoli inferiori esterni delle prime 15 carte del volume, in corrispondenza di una gora d’acqua che non interessa mai lo specchio di stampa. Uno strappo alla carta +9, ma nel complesso buon esemplare in fresca inchiostratura e con le pagine in carta pesante. Legatura in piena pergamena con titolo in oro su tassello al dorso. Ex-libris al contropiatto anteriore.
OPERA II: Con dedica autografa del Vamba. OPERA III: Rara edizione originale dell’opera del Manni in cui si impartiscono le regole del “corretto scrivere toscano”. Incisioni calcografiche disegnate da Giovanni Domenico Ferretti e incise da Vincenzo Franceschini.