Bulino. mm 345x458. Bartsch,XV,13 (anonimo della scuola di Marcantonio Raimondi). Boorsch (2001), 515-517 (Girolamo Fagiuoli). Nell'inciso in basso a destra "ROMAE.AN.1541" e al margine inferiore iscrizione in latino due righe per quattro colonne. Tratta in controparte da un disegno di Francesco Salviati (1510-1563) conservato oggi all'Ashmolean Museum (inv. WA1863.674), questa incisione in passato è stata variamente attribuita, anche se in maniera non del tutto convincente, sia a Enea Vico che al Beatricetto o più genericamente alla scuola di Marcantonio Raimondi. L'ipotesi avanzata da Suzanne Boorsch, che assegna l'esecuzione di questo foglio alla mano di Girolamo Fagiuoli, sembra più attendibile: la tecnica incisoria sintetica e rigorosa che si osserva nell'esecuzione sembra ben confrontabile con lo stile di autografi del Fagiuoli. Bellissima impressione prima della comparsa del nome di Salamanca, su carta vergellata apparentemente priva di filigrana.
Esemplare con piccoli margini oltre la linea d'inquadramento su tre lati. Rotture, strappi e abrasioni riparati con controfondatura su velina.