Manoscritti a inchiostro nero e blu (solo 3 lettere dattiloscritte con firma autografa). Sono conservate in copia anche 9 lettere del destinatario. Alcune buste conservate. Dimensioni varie.
Le lettere raccontano gli anni della guerra e le difficoltà del primo dopoguerra. '[…] Solamente uomini nell’età matura con anime sensibili possono apprezzare certe manifestazioni dell’anima umana, solamente chi ha nel cuore e nel cervello come noi un culto nell’arte musicale fonte infinita di bellezza e nobiltà di sensi, e lei rappresenta […] un faro luminoso nel nostro mondo musicale […]' (27 novembre 1943) - '[…] ho dovuto lasciare il mio rifugio dell’Impruneta perché il proprietario mi afferma essere stata sequestrata la sua Villa dal Comando militare germanico così d’ora in poi mi può scrivere al mio indirizzo Lung’Arno Acciaioli; per ora sono in una clinica […]' (23 dicembre 1943) - '[…] ti pregherei venendo qua di portarmi un po’ di Parmigiano e un po’ di vino, e ancora del miele […] (15 agosto 1946) – '[…] Sono spiacente non aver potuto dare alla pubblicazione il mio secondo volume […]. Le case editrici si trovano sprovviste di carta e devono procacciarla al mercato nero […]. Contavo di passare i mesi più caldi sulla Costa Azzurra, ma il costo della moneta francese che è triplicata in confronto alla nostra povera lira […] m’impedisce di attuare questo mio desiderio. Lo sblocco dei famosi dollari è ancora indeciso […]. La vita si fa sempre più complicata […] per la malafede e la cupidigia degli uomini che governano questo porco mondo […]' (28 giugno 1947).