Manoscritto a inchiostro nero. 1 carta, scritte 2 pagine. Dimensioni: 240x184 mm.
Beccaria scrive all’amico Giambattista Biffi: “Sono trenta quattro giorni che la Marchesina [la prima moglie di Beccaria, Teresa Blasco] è ammalata [...]. ho da lei l’incombenza di scriverti, facendolo per mano d’altri, perché così ho risoluto di fare cogl’intimi miei amici, essendomi troppo grave incomodo lo scrivere di mio pugno [...]. Amico ricordati che la vita è un bene prezioso, ed unico; che può l’uomo saggio con costanza, e con ardire trovar delle risorse, e dei rimedi, e che non c’è riguardo umano che ti debba imprigionare in un soggiorno che ti conduce alla tomba. [...] Avrai saputa l’esaltazione di Verri, e il Piano del nuovo Consiglio non ti sarà ignoto. Avrai saputo come io sia stato onorato dalla Società di Berna [...]”.