2 parti in 1 volume in-4° (mm 205x125). Pagine [16], 376, [2], 379-526 [i.e. 516], [4]. Con il ritratto dell'Autore, 1 antiporta allegorica e 1 tavola cronologica più volte ripiegata fuori testo, il tutto finemente inciso in rame. Ciascuna parte con proprio frontespizio. Buona copia, con lieve e uniforme brunitura più accentuata in alcuni fascicoli e una lieve gora in corrispondenza degli angoli del volume. Legatura coeva in piena pergamena rigida con titolo manoscritto al dorso. Piatti con macchie, difetti alle cuffie. Note di possesso manoscritte al frontespizio e alla carta di guardia anteriore.
Terza e definitiva edizione del capolavoro di Vico, considerato «the vehicle by which the concept of historical development at last entered the thought of western Europe» (PMM 184, per la prima edizione del 1725). L'Autore diede alle stampe una seconda versione dell'opera nel 1730, ma già nel 1736 cominciò la stesura di una nuova edizione, rivista e ampliata, alla quale lavorò fino all'ultima notte della sua vita, nel gennaio del 1744, continuando a rivederne le bozze; l'opera venne pubblicata postuma, nel luglio di quello stesso anno (Bibliografia Vichiana I, 53). La bella antiporta allegorica disegnata da Domenico Antonio Vaccaro e incisa in rame da Francesco Sesoni, che aveva fatto la sua comparsa già dalla seconda edizione, è dettagliatamente commentata nel capitolo iniziale Spiegazione della dipintura proposta al frontespizio; che serve per l'Introduzione dell'opera. Il volume si fregia inoltre di un ritratto di Vico inciso sempre da Sesoni e di una tavola cronologica.