Acquaforte e puntasecca. mm 418x570. Foglio: mm 485x735. Bartsch, XX, 33. Bellini (Testa), 33. Cropper, 102. Al margine inferiore estesa dedica di Giovan Domenico De Rossi indirizzata a Giovanni Tommaso Rondanino, cavaliere di Gerusalemme, con all'interno la responsabilità dell'esecuzione a Pietro Testa. Il tema celebra l'arrivo dell'artista-saggio sul Parnaso e rappresenta la meditazione finale di Testa sul tema del proprio trionfo sull'ignoranza e sul vizio. L'artista eroe è guidato nella sua difficile ascesa dalla Divina Saggezza, che, secondo l'iscrizione presente nel primo stato, lo allontana e lo protegge dai mostri malvagi raffigurati nel registro inferiore. La tavola può considerarsi idealmente pendant di Altro diletto... ed episodio conclusivo del pellegrinaggio allegorico di Testa lungo il difficile percorso verso la Virtù. Bellissima prova nel II stato su 3 dopo la sostituzione della dedica a Jean Minard, impressa su carta vergellata spessa con filigrana "fiore di giglio in cerchio singolo sormontato da lettera N" (Roma, 1671 ca.).
Ampi margini come in origine, lievemente resecato il superiore. Traccia di piega verticale al centro. Minimo ingiallimento localizzato ai margini e deboli segni d'uso.