Asta 50 / Libri, autografi e manoscritti

mer 6 MARZO -  gio 7 MARZO 2024
Lotto 399

Gerson Jean, Thomas a Kempis

Utile & diuota operetta della imitatione di Giesu Christo.

(Al colophon:) Impresso in Firenze per Philippo de Giunta Fiorentino, 1514 Adi X di Febraio.

In 4° (mm 209x140). [4] 63 [1] carte. [ ]4 a-h8. Collazionato completo. Al frontespizio grande xilografia raffigurante Cristo con il braccio sinistro reggente la croce e la mano destra sanguinante in un calice, all’interno di una cappella stilizzata (ripresa dall’edizione del 22 luglio 1493 – cfr. lotto n. 242); capilettera xilografici di varie dimensioni, per lo più su fondo nero, marca tipografica in fine. Frontespizio un po’ polveroso e con tracce d’uso, piccola mancanza al margine inferiore della carta successiva, occasionali fioriture/macchiette/tracce d’uso ai margini. Legatura in pergamena antica flessibile di riuso. Provenienza: nota manoscritta "Collezione di Luigi Chiappelli" alla sguardia anteriore; antica nota d’acquisizione al margine inferiore di [ ]2 ("Adi 16 marzo 1696 / Compra il presente libbro Jo Dom.co / Pampani in Firenze in via della / Sant.ma Nonziata"); altra nota di appartenenza al verso della sguardia finale: "Questo libro si è di suor Dimitilla di [Gomanni di Jacheria Falconcini] perché ladopera pregi idio per lej che cie [...] tanto picolina aco che venga a porto di salute che le sua dua sorelle perché idio cene faci degne".



ESEMPLARE CON PROVENIENZA INTERESSANTE di questa edizione in volgare dell’Imitazione di Cristo che assegna ancora il testo a Gerson invece che a Tommaso da Kempis, rara sul mercato. Luigi Chiappelli (1855-1936) fu docente di Storia del diritto italiano presso l’Università di Pisa, esercitò la professione di avvocato a Pistoia, di cui studiò a fondo la storia locale. Nel 1898, fu infatti tra i fondatori della "Società pistoiese di storia patria", della quale divenne presidente nel 1930, anno in cui donò alla Biblioteca Forteguerriana di Pistoia un gruppo di 163 pergamene provenienti dall'archivio dei conti Tolomei, dal 1116 al secolo XIX. La medesima biblioteca ha poi raccolto alla morte del figlio la biblioteca di famiglia (circa 30.000 volumi), oltre a un gruppo di lettere manoscritte. La presente copia reca inoltre una nota di acquisizione seicentesca e una fascinosa nota di appartenenza in fine, vergata da una donna, suor Domitilla. Sander 3097.

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