Manoscritto a inchiostro nero. 1 carta, scritta al recto. Carta intestata Hic Manebimus Optime. Carta applicata a brachetta e conservata in cartelletta con carta decorata. Al margine superiore della lettera è presente una traccia di inchiostro da contatto. Dimensioni: 320x230 mm.
Caro Mercolini, sto malissimo di corpo e d’anima; e perciò resto nel mio covo, e non vedo nessuno. Ricevo il tuo saluto e il tuo piatto. Non ho qui, oggi, un dono di contraccambio per te [...]. Salutami Ascoli; che sono acerrimo come il suo Cecco [...]. Nella cartelletta è conservato anche un ritaglio di giornale che racconta di Luigi Mercolini: “L’ex ardito di guerra fiumano e fascista della prima era [...], vittima di un’orribile disgrazia, poteva vantare di aver salvato la vita a Gabriele d’Annunzio il quale in una memoranda dimostrazione a Venezia, corse il pericolo di essere schiacciato dalla folla entusiasta che voleva abbracciarlo [...].