Asta 58 / Libri, autografi e manoscritti

mar 11 MARZO -  gio 13 MARZO 2025
Lotto 396

Con il De Musica, trattato di 68 pagine con 36 schemi musicali

Acquaviva Andrea Matteo, Plutarchus

Quae hic contineantur: haec sunt Plutarchi de virtute morali libellus Graecus. Eiusdem libelli translatio...

(Al colophon:) Neapoli: ex officina Antonii de Fritiis Corinaldini ciuisque Neapo., 1526 Iunio Mense.

In-folio (mm 295x208). Carte: [19, di 20], [20, di 22], [14], CXXXVIII [1, di 2]. Assenti D4 bianca, L3-4, ed &4 bianca in fine, fascicoli M5-6 provenienti da altra copia più corta e rimarginati, fascicoli segnati con la croce ben presenti ma rilegati tra 2D4 e A. Alone intermittente al margine inferiore/interno, pallida gora marginale agli ultimi fascicoli e altri minori difetti. Testo stampato in latino e greco, splendidamente illustrato con 36 schemi musicali xilografici (a mezza pagina o a piena pagina) nella sezione contenente De musica (dal f. XXVI verso, a LIX recto, completo di tutte le carte). Mezzo vitello marrone di fine settecento, dorso liscio con tassello e fregi dorati, piatti marmorizzati. tagli spruzzati di rosso (sbucciature e abrasioni).



Prima edizione, molto rara, di questa interessante traduzione latina del De virtute morali di Plutarco, contenente anche i famosi e influenti commenti al "De musica" di Plutarco apocrifo, scritti da Andrea Matteo III Acquaviva d'Aragona (1458-1529) uomo d'armi e di lettere, colto e raffinato: il suo palazzo in Napoli fu luogo di incontro di letterati come Giovanni Pontano e Jacopo Sannazaro. Insegnò all'Accademia Pontaniana di Napoli e diede inizio ad un’antica tradizione di cultura musicale nella famiglia dei duchi d’Atri, che furono importanti mecenati. Nel 1526, Frezza diede alle stampe questa sua traduzione latina del De virtute morali di Plutarco, a cui seguiva un ampio commento latino comprendente il trattato De musica di 68 pagine, corredato da 36 schemi musicali. Notevole per la ricchezza di illustrazioni e per essere rivolto agli umanisti in generale piuttosto che a un pubblico musicale specializzato, il trattato si basa in gran parte sugli scritti di Boezio e Gaffurio e prende come punto di partenza le osservazioni di Plutarco sul potere di suggestione della musica. BMC STC It suppl. p. 129.

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