In-folio (mm 307x210). Carte [10], LXXIIII con moltissime carte geografiche incise in legno nel testo, di cui 4 a doppia pagina. Frontespizio in rosso e nero entro bella bordura xilografica con la marca dello stampatore in calce. Strappetto all'angolo inferiore del margine interno del frontespizio (senza perdite), prime 6 carte con restauri all'angolo inferiore esterno (senza perdite), lavoretto di tarlo nel testo alle ultime 6 carte, ultima carta arrossata e controfondata, e altre trascurabili tracce del tempo, ma nel complesso copia completa e genuina in pergamena flessibile coeva (sciupata, sguardie rinnovate).
Terza edizione di una delle più belle e importanti opere sulle isole e penisole dell'Oceano Atlantico, del Mediterraneo, dell'Oceano Indiano e dell'Estremo oriente. L'opera consta di 3 grandi mappe a doppia pagina che raffigurano rispettivamente il Mar Mediterraneo e l'Europa, il Mare Egeo e il Globo terrestre, celebre per essere una delle prime in proiezione ovale e per contenere una delle prime carte dell'America del Nord, qui intitolata Terra del Laboratore (Labrador); vi sono inoltre una mappa a doppia pagina con una splendida veduta a volo d'uccello di Venezia e una pianta di Temistitan (Città del Messico) prima della sua distruzione da parte di Cortez. Completano l'opera oltre 100 mappe incise in rame nel testo con tutte le isole e arcipelaghi al tempo conosciuti, inclusa la prima mappa a stampa europea conosciuta del Giappone, qui denominato Ciampagu. Adams B-2485 (precedenti edizioni); European Americana 547.2; Mortimer, Harvard Italian 82 (ed. 1534); Phillips 164; Sabin 6421.