In-4° (mm 190x150), in 2 parti, ciascuna con proprio forntespizio. Pagine: [16, inclusa l'antiporta calcografica], 262, [22] + 6 tavole calcografiche ripiegate; [4], 360, [32] + 14 tavole calcografiche ripiegate. La segnatura *-2*? A-2F? 2G² 2H-2N?; *² A-3C?. è diversa da quella data da SBN (che peraltro registra solo 18 tavole e non 20), ma paginazione e richiami corrispondono tutti, lasciando presumere che il volume sia assolutamente completo. Copia interamente fresca e genuina in attraente marocchino nero coevo decorato in oro, piatti con grande losanga centrale dorata riquadrati da doppio filetto e con piccoli fregi accantonati, dorso a nervi decorato da fregi e filetti dorati, tagli spruzzati (qualche sbucciatura e abrasione).
Prima edizione collettiva di queste due importanti opere, pubblicate separatamente per la prima volta nel 1667 e nel 1670, con in fine un interessante catalogo delle pubblicazioni medico-scientifiche dello stampatore Pieter Van Der Aa. Il primo lavoro tratta di gravità e vibrazione, il secondo di liquidi e capillarità. Giovanni Alfonso Borelli (1608-1679), famoso fisiologo, astronomo e matematico italiano, contribuì al principio moderno dell’indagine scientifica continuando la pratica di Galileo di verificare le ipotesi rispetto all’osservazione. "Nel De vi percussionis, il ‘tremore’ o impercettibile moto oscillatorio di questi corpuscoli era il nucleo della spiegazione della composizione della materia in ogni suo stato di aggregazione. Ancora nel 1670 i fenomeni di combustione e le esperienze relative al vuoto ricostruite ... nel De motionibus naturalibus a gravitate pendentibus facevano riferimento a questo principio. È importante sottolineare che gli atomi o minima materiali figurati e duri, i corpuscoli o particulae, furono associati da Borelli, già a partire dagli scritti del 1667, a piccole macchine semplici o machinulae: cunei, armille, pendoli sottoposti alle stesse leggi che regolavano il comportamento dei corpi da esse formati e più in generale dell’intera fabbrica dell’universo." (treccani.it) Garrison-Morton, 762: “Borelli originated the neurogenic theory of the heart’s action and first suggested that the circulation resembled a simple hydraulic system. He was the first to insist that the heartbeat is a simple muscular contraction”. Riccardi I, 160; Libri, 1229; Vinciana II, 1522; DSB II, 306/14; Cinti, 158; Carli Favero, 366; Roberts & Trent, Bibl. Mechanica, pp. 41-42; Wellcome II, 204; Osler, 2088; Krivatsy, 1576.