La Nazione publica oggi, 24 gennaio 2024, un articolo su Gonnelli Libreria Antiquaria Casa d'Aste
Per Amore della Lettura
La libreria Gonnelli, fondata nel 1875 a Firenze, è diventata un punto di riferimento per gli artisti e gli intellettuali. Dopo oltre un secolo di storia, la libreria è ancora attiva, promuovendo mostre, aste e eventi culturali. Attualmente si trova in una nuova sede, ma continua a mantenere la sua tradizione di luogo di incontro per gli amanti della cultura.
Luigi Gonnelli abile pioniere
Luigi Gonnelli aprì la sua libreria nel 1875, qualche anno dopo il trasferimento della capitale del nuovo regno d’Italia da Firenze a Roma. Durante gli anni di Firenze capitale, la città godette di un iniziale benessere economico, dato anche dalle migliaia di funzionari calati dal Piemonte al seguito dei reali, che affittavano appartamenti e camere d’albergo, come quello che aveva Luigi in via del Guanto. Ma quando il re si trasferì a Roma, Firenze precipitò nella prima crisi economica e immobiliare del Paese. Luigi allora vendette il suo "alberguccio" e con il ricavato aprì una bottega in via Ricasoli davanti al Teatro Niccolini (ex Teatro del cocomero): prese due assi di legno, le dispose sopra due cavalletti e vi sistemò le pile di libri per avviare un nuovo mestiere e per mettere in pratica il celebre motto che "fatta l’Italia, si devono fare gli italiani". Fin dal principio la libreria avviò l’attività di casa d’asta, con il suo primo catalogo (1880) di libri appartenuti all’abate Giuseppe Manuzzi, accademico della Crusca. L’asta presentava alla vendita oltre 10.000 libri che vennero venduti in dieci giornate consecutive. Fin dai primi anni, in bottega si potevano trovare preziose edizioni, libri antichi e rarità. Divenne presto un punto d’incontro per gli artisti che frequentavano l’Accademia, poco distante, tanto che Giovanni Fattori mandava a vendere a Gonnelli le sue tavolozze per "qualche cavourrino". I locali venivano anche frequentati da personaggi del calibro di Gabriele D’Annunzio, Giovanni Papini, Benedetto Croce. Quando nel 1911 Luigi Gonnelli morì, la libreria passò nelle mani del giovanissimo figlio Aldo, allora sedicenne, che ampliò le precedenti attività inaugurando una lunga stagione di mostre di pittori emergenti, alcuni dei quali passati alla storia, come Giorgio De Chirico o Ottone Rosai.
Attualmente la libreria Gonnelli è di proprietà di Marco Manetti, diretto discendente di Luigi, che ha dovuto affrontare anche "l’onerosa scelta di lasciare la vecchia sede di via Ricasoli". Dal 2022 la nuova sede è in via Fra Giovanni Angelico 49. Continua a essere un "cenacolo culturale" che promuove attività espositive di grafica e pittura, organizza aste dal vivo, serate di letture e presentazioni di libri. Illustrazione Giancarlo Caligaris