Manoscritto musicale. Completo. Parti d’orchestra. Parti staccate del Violino Primo (scritte 19 pagine), Violino Secondo (scritte 19 pagine), Viola (scritte 11 pagine) e Violoncello (scritte 11 pagine). Manoscritti a inchiostro seppia su carta pentagrammata a mano. Carte con filigrana (presente al margine superiore dei fogli – giglio o parte di giglio con le lettere SB). Dimensioni: mm 221x297. SI AGGIUNGE: Id., Sinfonia a più stromenti / del Sig.r Giuseppe Hayden / 1796. Manoscritto musicale. Parti d’orchestra. Parti staccate del Violino Primo (2 spartiti, scritte 4 pagine), Violino Secondo (scritte 2 pagine), Violoncello (scritte 2 pagine), Basso (scritte 2 pagine), Oboe Primo (scritte 2 pagine) e Oboe Secondo (scritte 2 pagine). Manoscritto a inchiostro seppia su carta pentagrammata a mano. Le parti orchestrali sono conservate in cartella di carta coeva sulla quale è indicato l’autore, il titolo e, in alto a destra, il n. 16 (carta con filigrana, disegno parziale con le lettere GP). Differente filigrana nei fogli contenenti il testo musicale (tre mezze lune e uno stemma lavorato con le lettere GFA. Vedi Haewood n. 877, Venezia 1791).Dimensioni: mm 230x320.
I DOCUMENTO: Die seben letzten Worte unseres Erlösers ami Kreuze (Le sette ultime parole del nostro Redentore sulla croce) fu composto da Haydn utilizzando sette versetti dei Vangeli, e il lavoro fu scelto dal vescovo di Cadice per essere eseguito durante la Settimana Santa nella chiesa di Santa Cueva in Andalusia nel 1785-86. Originariamente il brano venne concepito per orchestra d'archi, fiati e timpani (versione eseguita prima a Vienna nella residenza del principe Auersperg nel 1787 e poco dopo a Bonn, forse con lo stesso Beethoven in orchestra). Successivamente Haydn approntò una nuova versione per quartetto d'archi, inserita nella serie dei quartetti dell'op. 51, cui seguì l'edizione per solo pianoforte. Solo nel 1796 il compositore pensò di rielaborare il brano in un oratorio per soli, coro e orchestra pubblicato da Breitkopf & Härtel a Vienna nel 1801 con una prefazione dello stesso Haydn. Il nostro manoscritto riporta, su ogni parte orchestrale, il titolo tratto dal Vangelo di ogni quartetto (con le indicazioni agogiche): Pater, dimitte illis, quia nesciunt, quid faciunt - Hodie mecum eris in Paradiso - Mulier, ecce filius tuus - Deus meus, Deus meus, utquid dereliquisti me? – Sitio - Consummatum est - In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum. I brani sono preceduti da una Introduzione e seguiti da un Terremoto (“Presto e con tutta forza”). In RISM-OPAC sono registrate 2 copie manoscritte dei Quartetti: una del 1840 ca. scritta “ad uso di Giuseppe Guardabassi di Recanati” è conservata presso la Biblioteca musicale dell’Università di Yale (MSS 16, Serier II, Folder 6/90) e l’altra a Roma (Biblioteca di Archeologia – Mss. Vess 731). II DOCUMENTO: Si tratta di una Sinfonia in Do maggiore, in un unico movimento (172 battute). L’andamento, indicato dal copista, è “Allegro Spiritoso”. Questo brano è registrato in Joseph Haydn : Thematisch-bibliographisches Werkverzeichnis / zusammengestellt von Anthony van Hoboken nella sezione “Ouvertueren”, nel Gruppo Ia, alla sigla C1.