In-8° (mm 178x117). Carte [2], IX, 227 (numerate da carta 5), [1]. Legatura coeva in cartonato rustico (d’attesa), con titolo manoscritto al dorso. Variante B secondo la descrizione dell'ICCU (identificativo RMLE016330).
Il motivo del prestito fatto da un ebreo ad un cristiano per una libbra di carne e il motivo dell’anello dato al presunto difensore (dalla prima novella della IV giornata) servirono di base a Shakespeare per il suo Mercante di Venezia. Uno dei rari esemplari con le 5 carte contenenti la dedicatoria di Lodovico Domenechi a Lucia Bertana e l’errata fatte stampare dal canonico Biscioni dopo che il libro era già in distribuzione (cfr. Passano, I, cit.). L’edizione, probabilmente fatta dallo stampatore Benedini a Lucca attorno al 1740 per cura dell’abate Rinaldo Maria Bracci, pretende essere un’imitazione dell’originale di Milano, 1558 (1559), ma in realtà non e’ che copia dell’edizione veneziana del Farri, 1665. Per un raffronto, vedere G. Bologna, Le cinquecentine della Bibl. Trivulziana, 1965, a pagina 85 n. 130 per la scheda dell’originale milanese, ed alla tav. 26 per la riproduzione della carta A4. Parenti, 142; Passano, Novellieri italiani in prosa, 226; Razzolini-Bacchi della lega, 169.
Errata corrige: in riferimento alla citazione dell'edizione veneziana del Farri la data corretta è 1565 e non 1665.