In-8° (mm 203x152). Antiporta, pagine [8], 168, 29 tavole numerate I-XXVIII (due tavole numerate XI). Probabilmente tutte le tavole sono incise dall’autore. Gora all’angolo superiore delle prime carte e delle tavole. Legatura in mezza pergamena del tardo ‘800.
Pittore e naturalista, l’Autore fu tra i fondatori della paleontologia, affermando che i fossili da lui rinvenuti non fossero opera bizzarra dell’erosione marina bensì resti di animali realmente vissuti. La sua capacità pittorica gli permise altresì di illustrarli fedelmente e con ricchezza di particolari. Il successo dell’opera fu testimoniato dal Leibniz nel 1691 e dal Wotton nel 1695. Fu tradotta in latino alla metà del XVIII° secolo, fruendo così di diffusione europea. Bruni-Evans 4991; Catalogue of seventeenth century italian books II, 837; Cicognara 3338; Vinciana 1762.