Penna, inchiostro nero e bistro su carta vergellata con filigrana. mm 233x258.
Il soggetto, dal significato allusivo misterioso, si inserisce in un piccolo gruppo di disegni con scene di genere risalenti agli anni giovanili di Creti, databili verso l'ultimo decennio del Seicento. Nello stesso gusto si ricordano quelli della Biblioteca Poletti di Modena con una scena di seduzione, un gruppo conservato al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi con scene di frati e un ultimo con una scena con ladri di salumi (Gonnelli Casa d'Aste, 10, 2012, n. 198). Bibliografia generale: Mazza Angelo, Per gli inizi di Donato Creti in Palazzo Fava, in “Arte a Bologna”, 1999, figg. 23-25. Bolognese Drawings, XVI - XIX century. A cura di Marcello Aldega-Margot Gordon-Daniele Benati. New York, 2001, pp. 104-105.