In-4° (mm 232x165). Pagine [16], 260. Frontespizio in inchiostro rosso e nero con marca tipografica calcografica, un grande capolettera inciso in rame, testatine, capilettera e finalini incisi in legno. Arrossature e fioriture diffuse, soprattutto nella seconda metà del volume. Legatura ottocentesca in mezza pelle con piatti marmorizzati e titoli in oro entro tassello al dorso, rimontata e con abrasioni ai piatti e spellature al dorso. Timbro di possesso apposto al frontespizio.
Prima edizione di questa rara opera sulla malattia epidemica che colpì i cavalli nella campagna romana nel 1712. Lancisi in qualità di scienziato papale fu incaricato di investigare le cause dell'epidemia del bestiame che dal 1710 imperversava in varie parti d'Europa e che aveva finito per colpire anche lo Stato pontificio. In quest'opera egli non solo descrive in maniera accurata i sintomi e l'aspetto post-mortem degli animali colpiti dalla peste, ma ipotizza che le zanzare possano essere il vettore della malattia, caldeggiando pertanto la bonifica delle paludi dell'Agro Pontino. Blake 254; Wellcome III, 441.