In-4° (mm 232x166). Pagine [8], 376. Due tavole (una ripiegata raffigura la pianta della fiera di Verona, l’altra la meccanica di un “gravi cembalo”. Timbro a inchiostro di appartenenza (Marino Marini) al foglio di guardia e al frontespizio dove si trova anche una firma di possesso di antica mano. Tagli marmorizzati. Legatura in piena pelle coeva (un poco consunta al dorso, con forellini di tarlo, e agli angoli. Danneggiate le cuffie). SI AGGIUNGE: Id., Merope. Firenze: Borghi, 1826. In-16° (mm 115x75). Pagine 101. Tagli rossi. Legatura in piena pelle coeva (un poco consunta al dorso e danneggiata la cuffia superiore). Opera pubblicata della collezione “Classici italiani”.
I DOCUMENTO: Si tratta della prima opera in cui si descrive il pianoforte (la Descrizione si trova alle pp. 309-315). L’articolo di Maffei era stato pubblicato nel 1711 sul Giornale de' letterati d'Italia.