In-8° (mm 142x95). Pagine [16], 206. Esemplare leggermente rifilato nel margine superiore e con alcune lievi arrossature sparse ma bella copia. Legatura coeva in pergamena floscia con titoli manoscritti al dorso. Lacerti di legacci. Nota manoscritta "ritagliata" al foglio di sguardia.
Raro, cfr. Biblioteca femminile italiana 134. Di quest'opera, che conobbe un immenso favore, ci sono note ben dodici edizioni veneziane, stampate tra il 1561 e il 1677. Niente si sa tuttavia dell'Autrice, fra le poche donne alchimiste di cui ci sono note opere a stampa: «The authoress is called Cortesa, Cortese, Cortesi, but I Have not met any account of her» Ferguson I, 179; Duveen 146 (altre edizioni); Rizzardini 48: «La signora Cortese [...] dispensava istruzioni per la fabbricazione di rossetti, belletti, saponi, profumi, tinte per capelli, ma anche ricette mediche e rivoluzionarie terapie antiaccademiche, arditi esperimenti da riprodurre nelle mura di casa e un'attenta, documentata [...] e solida iniziazione ai segreti ultimi dell'alchimia, "piegata" alla realizzazione dei bisogni più pratici della quotidianità».