In-folio oblungo (mm 415x555). Esemplare privo del frontespizio inciso, con 36 belle tavole incise all'acquaforte e numerate I-XXXVI. Piccoli tagli marginali riparati alle tavole I e XXVIII, alcune rare carte con pieghe ab origine nella parte incisa, senza che tuttavia vi siano perdite, qualche gora d'acqua marginale ma ottima conservazione; le tavole hanno ampi margini e sono in fresca e nitida tiratura. Legatura ottocentesca in mezza pelle con punte e piatti in tela, dentelle di motivi fogliati impressa in oro lungo le cerniere e gli angoli e tassello di pelle nera con titoli dorati applicato al centro del piatto anteriore; decorazioni ai piccoli ferri ai comparti del dorso a 5 nervi. Lievi abrasioni ai piatti e piccolo strappetto alla cerniera anteriore, trascurabile mancanza nell'angolo del tassello centrale. Ex-libris Petri Ginori-Conti.
Bellissima e rara raccolta di vedute disegnate ed incise da Antonio Donati, scompleta nel nostro caso del frontespizio, dove oltre alle vedute della Badia di Vallombrosa, dei suoi interni e dei suoi annessi, si raffigurano alcune delle più importanti cappelle del circuito nella foresta di Vallombrosa, gli Eremi delle Celle e della Macinaia, la chiesa e la fonte di San Giovanni Gualberto, il podere di Paterno, i villaggi di Tosi, S. Ellero, Pitiana e alcune delle bellezze naturali della zona come il Masso del Diavolo e la cascata del torrente Vicano. Cfr. Thieme-Becker IX, 427.