In-folio piccolo (mm 270x174). Carte [20]. Marca tipografica al frontespizio. Legatura ottocentesca in cartonato. Bella copia.
Prima edizione di questo celebre scritto, in cui come è noto l'Autore immaginando un dialogo tra Giovanni Ruccellai e Filippo Strozzi si inserisce nel vivace dibattito del tempo sulla lingua italiana. Questa edizione è particolarmente bella per essere stata stampata con le nuove lettere, il corsivo disegnato per il Trissino dal grande calligrafo-stampatore Ludovico degli Arrighi e che includeva anche nuovi caratteri voluti proprio dall'Autore. Cfr. Adams T-950; Fumagalli 591; Gamba 1705: «Lo scopo principale si fu, di mostrare che la nostra lingua dee chiamarsi italiana, e non fiorentina o toscana»; Mortimer 507 (nota): «Printed in Lodovico degli Arrighi`s first italic».