Penna e inchiostro di china. mm 350x250. Firmato sotto il riquadro. Titolo in basso al centro. Datato 1908 al verso. Il disegno illustra l’omonimo racconto di Edgar Allan Poe che insiste sin dall’inizio sul carattere ossessivo dell’occhio “d’avvoltoio, azzurrognolo, velato”, coperto da una macchia biancastra qui illuminato dalla fessura di una lanterna: “Lo vidi nitidamente – l’azzurro opaco, il tristo velo che mi gelava le ossa; ma del volto, del corpo del vecchio, non vedevo nulla affatto”. Esposto alle biennali di Venezia del 1956 e 1962. Alberto Martini illustratore di Edgar Allan Poe, con scritti di J. Cortázar, R. Tassi, M. Lorandi, Milano 1984, tav. a p. 125, scheda a p. 223.
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