In-folio (mm 295x198). Carte [228], numerate a penna ma in modo errato 232. Segnatura: A10; a-o8; p-z & [cum] [rum]8 2[rum]10. Testo in carattere tondo (R 111) su 38 linee. Spazi per capilettera con letterine-guida. Ottimo esemplare. Legatura settecentesca in piena pergamena con titoli su tassello al dorso. Ex-dono di antica mano al colophon da Rapario a Luigi Ripoll, l'ambasciatore del Re di Napoli Ferrante d'Aragona e figlio illegittimo di Alfonso V: «Est B. Raparii quem sibi dono dedit Loysius Ripoll Gottolanus, Ferd. Neap. Ragi apus Lud. Mediol. Ducem nuntius» e qualche postilla al testo.
Editio princeps, eccezionalmente rara; inoltre alle carte r4-t2 si trova la traduzione latina dell'Opuscolum de Conceptione virginis dedicato ad Isabella di Castiglia, prima e unica edizione a stampa del componimento di cui è andata perduta l'originale versione in castigliano. Questo raro manuale scritto da un maestro d'armi italiano (spagnolo secondo una recente interpretazione) è considerato il primo vero trattato sulle arti marziali mai pubblicato. L'opera si articola in 6 libri, i primi 4 dedicati alla ginnastica, il quinto alle palestre e all'arte dell'arco e delle frecce, il sesto all'alimentazione del guerriero. La diffusione del De dignoscendis hominibus è attestata anche dalla menzione fattane dal Castiglione nel Galateo. Cfr. BMC VI, 723; Goff M-857; GW M2543720; Hain-Copinger 11608; IGI 6731; Pellechet 8217; Stillwell 458: «Contains exercise and games for keeping phisically fit»; The Martial Arts of Renaissance Europe, passim. Per quanto riguarda l'Autore, altri lo hanno identificato in Pietro del Monte o Petrus Montis, filosofo e vescovo di Brescia dal 1442.