Manoscritto cartaceo in-8° (mm 196x150). Carte [19], 2 bianche, [9] (seconda parte intitolata Conze Diverse), 9 bianche, [1] di indice, 1 bianca. Tutte le carte, escluse alcune bianche, riquadrate a mano. Testo vergato in inchiostro bruno da un'unica mano. Legatura coeva in piena pergamena rigida con titoli manoscritti al piatto anteriore, dove è pure applicato un frammento di pergamena manoscritta e con iniziali rubricate e filigranate sotto il quale si legge «conza pergamena XIV sec». Altri tre frammenti di pergamena manoscritti applicati al contropiatto anteriore. Tagli rossi.
Trattato tardo-settecentesco sulla concia delle pelli, apparentemente inedito; il primo scritto sull'argomento era apparso in Francia circa 30 anni prima, a cura di Lalande. L'Autore, Niccolò o Nicola Paccarini, sembrerebbe essere lo stesso Paccarini nato presso Trento nel 1760 (1773 secondo alcune fonti), che fu prima conciapelli di professione, poi soldato pontificio, e in fine fondatore della Compagnia della Fede di Gesù, di ispirazione gesuitica. Cfr. Gli eretici d'Italia II, 20 in nota: «Questo conciapelli di Trento andò soldato a Roma, dove udita una predica, si die tutto a vita penitente, e ritiratosi alla Madonna di Loreto, ivi stese regole pei compagni che Dio gli desse: opera che parve prodigiosa, essendo egli affatto illetterato. Presto trovò compagni, che si dissero della Fede di Gesù: ma formatasi allora la repubblica romana, e cominciata, come sempre, dalle persecuzioni (1798), furono chiusi in Castel Sant'Angelo, poi sbanditi».