Penna e inchiostro; carta bianca fine a vergelle. Foglio: mm 170x170ca. Il disegno, già attribuito a Battista Franco, è collocabile in un ambito romano delle prime due decadi del XVII, tra Cherubino Alberti e Filippo Napoletano e potrebbe esser copia di una composizione più antica. Presenta al verso due lettere, manoscritte penna e inchiostro forse interpretabili come “J”, o “f” e “N” o “B”. In basso, a destra, sempre al verso e sempre con la stessa tecnica, la cifra “2778” che ne copre un’altra non più leggibile.
Il disegno antico originale è in buone condizioni. Il foglio presenta un foro da bruciatura al centro. Al verso è una striscia di nastro adesivo a fermare una piccola mancanza verso la metà del bordo sinistro.