In-8° (mm 170x110). Pagine [24], 336, [8]. Marca tipografica al frontespizio, testatine, capilettera e finalini, il tutto inciso in rame. Arrossature sparse dovute alla carta dell'epoca ma buon esemplare. Legatura coeva in piena pergamena con legacci, titoli manoscritti al dorso ormai sbiaditi; piccolo restauro al piatto anteriore. Antica nota di possesso manoscritta al frontespizio.
Prima edizione notevolmente rara. L’Autore, il frate carmelitano Giulio Cesare Vanini, dopo l’abiura dal Cattolicesimo venne rinchiuso per qualche tempo nella Torre di Londra; in seguitò si rifugiò a Ginevra e poi a Tolosa, ma nel 1618 venne incarcerato di nuovo e dopo un processo sommario fu condannato al taglio della lingua ed al rogo e le sue opere messe all’Indice. Brunet V, 1075; Caillet, 11028: «Rarissime»; Choix, 13621: «Edition originale très rare. L'auteur fut supplicié et le livre supprimé fort exactement par autorité de justice»; Graesse, VI, 258; Thorndike VI, 568-573; Wellcome 6485.