Manoscritto cartaceo in-folio (mm 280x210). Carte [1], 330, [2] bianche. Testo vergato in latino e italiano da un'unica mano, con sottolineature e annotazioni a margine. Ottimo esemplare in barbe, con trascurabili mende. Legatura coeva in pergamena floscia con titolo manoscritto al piatto anteriore.
Niccolò Orsini, Conte di Pitigliano, subì un processo da parte del Tribunale dell’Inquisizione tra il 1562 e il 1567 con l'accusa di comportamento dissoluto e violento, di abusi di potere e sacrilegi, ma in realtà istruito per volontà di Pio IV con l'intento di ostacolare un'espansione del ducato mediceo nei territori controllati dal Conte. Sebbene nel 1567, a seguito degli interrogatori condotti dal fiscale del S. Uffizio, il Tribunale lo dichiarasse non eretico ma solo sospetto in materia di fede, l'Orsini fu comunque incarcerato per oltre un anno; infine nel 1628 venne scagionato da tutte le accuse e liberato. Il nostro manoscritto è una delle rarissime copie del verbale del processo, conservato in originale presso la Biblioteca Vaticana. Il titolo per esteso è scritto al piatto anteriore, mentre alla prima carta si legge Copia processus contra Comitem Nicolaum Ursinum.