Matita nera, ricalcata a penna e inchiostro anche acquerellato; carta bianca vergata e filigranata (al centro, lievemente spostata verso il basso, una figura illeggibile inscritta in un cerchio). Foglio: mm 277x342. La composizione è inquadrata da una linea di cornice a matita nera. La tecnica impiegata, il calco ripassato a penna, farebbe pensare ad un foglio da lavoro, un disegno intermedio nello studio o sviluppo di una composizione. Forse è in relazione con l’esecuzione del piccolo dipinto della Raccolta Molinari Pradelli, di ugual soggetto. Il De Caro, fu allievo della stretta cerchia di Francesco Solimena. Bibliografia: Civiltà del '700 a Napoli, catalogo della mostra, Napoli Museo Nazionale di Capodimonte, Firenze, Centro Di, 1979, I, pp. 140 s., 246-51; C. Volpe, La Raccolta Molinari Pradelli, Firenze, 1984, p. 150.
Nonostante una diffusa sporcizia, lievi danni (uno strappo tamponato nella parte sinistra in alto) e spellamenti (visibile al verso), e tracce di un grossolano montaggio eseguito, sempre al verso, con l’aiuto di frammenti di un’antica pagina stampata, il disegno è abbastanza ben conservato in tutte le sue parti.