Penna e inchiostro acquerellato; carta bianca vergata e filigranata (nella parte inferiore verso il centro, di cui s’intravede un monte trilobato iscritto in cerchio). Foglio: mm 271x198. La composizione è incorniciata da una linea a penna e inchiostro. Anche questo, come il precedente, proviene da una collezione privata nella quale risultava già attribuito a Diziani. La composizione è di grande qualità e presenta una soluzione a lume di notte ben realizzata. Può essere avvicinabile alle grandi tele dipinte intorno al 1733 per la Chiesa di S. Stefano a Venezia raffiguranti, oltre a questo stesso soggetto (risolto però dal punto di vista compositivo con differenze sostanziali) la Strage degli Innocenti e la Natività. Anche in questo foglio sono presenti due timbri di collezioni non identificate (non in LUGT).
Un danno da ossidazione (foro) dell’inchiostro metallo-nella parte in basso, verso destra. Il foglio è incollato per due punti lungo al verso del margine superiore ad un cartoncino (sec. XX, prima metà).