Penna e inchiostro, tocchi di biacca; carta cotonina cerulea vergata. Foglio: mm 310x453ca. Supporto: mm 453x313. L’opera, di notevoli dimensioni, è attribuita al ferrarese che fu collega di Dosso e collaboratore di Tiziano. Come è stato recentemente riaffermato in occasione della mostra a lui dedicata (Lampi sublimi a Ferrara. Tra Michelangelo e Tiziano: Bastianino e il cantiere di San Paolo, Ferrara, Palazzo dei Diamanti, 2014) e come pienamente dimostrato in questo bel foglio, la monumentalità michelangiolesca delle figure è espressa con la gentilezza dei modi aggraziati memori, soprattutto nelle figure femminili, del Garofalo; ma l’idea chiaroscurale, dal segno insistito che rende i profili indistinti è già prossima a Dosso.
Il foglio originale è controfondato. Il supporto è una carta vergata bianca pesante che potrebbe essere il frammento di una pagina di album (sec. XVIII). Lieve mancanze ai margini. Nel complesso è in ottime condizioni.