Manoscritti a inchiostro nero e blu. 1 frase censurata è stata censurata. Dimensioni varie. SI AGGIUNGE: Id., Brano poetico autografo con correzioni dal titolo Señor e Señora. Non datato.
I DOCUMENTO: Importante carteggio iniziato nel 1887 e terminato nel 1909, alla morte del librettista che testimonia l’amicizia, l’affinità tra i due artisti e i reciproci consigli. Dal 1909 i documenti riguardano soprattutto il caso di Cassandra di Vittorio Gnecchi del 1905 (su libretto di Illica) e l’Elektra di Richard Strauss (1909). Alla prima di Elektra a Dresda, Tebaldini si accorse di alcune “curiose” e copiose analogie tra le due opere e a questo proposito divampò una polemica alla quale partecipò anche Tebaldini: «Confesso che quando ho saputo di Elettra-Cassandra sono caduto dalle nuvole. Fui io che consigliai Gnecchi dopo Bologna di tentare la Germania. Fui io che gli indicai in Ludwig Hartmann […] amicissimo di Strauss il traduttore […]. E fui io perfino che gli consigliai un tentativo di approche con lo Strauss mediante il tramite di Toscanini […]» (1909). I documenti degli ultimi anni sono relativi ai concerti per Rappresentazione di Anima e di Corpo di Emilio de’ Cavalieri, trascritta e ridotta in versione moderna da Tebaldini (1910). Nel 1917 Illica propose una visione scenica e Tebaldini risistemò la partitura. Tentarono la rappresentazione in forma di melodramma con Ricordi e Sonzogno, con il direttore artistico del Metropolitan di New York, Gatti-Casazza, e la direzione di Arturo Toscanini. Tuttavia il progetto non ebbe seguito. «Su Toscanini io non faccio più calcolo. Il Secolo d’oggi porta l’indiscrezione de preparativi per il Nerone. E Toscanini […] ne aveva il manoscritto […] sul piano!! Il suo silenzio […] conferma quanto ti scrivo […] Se lascia l’idea di Corpo e Anima è che ha qualche cosa da sostituirvi […]». «Io con Casa Ricordi sto peggio di te; e se con Casa Sonzogno sono ai tribunali con quella Ricordi ne sono alla vigilia per Bohéme cogli eredi Giacosa (5 agosto 1916)».