In-4° (mm 252x173). Pagine 30, [2] con 5 illustrazioni in bianco e nero nel testo a piena pagina. Intonso. Esemplare n. 71 su una tiratura complessiva di 125 esemplari, uno dei 100 in numeri arabi. Brossura editoriale illustrata con un'incisione di Peyron e con titoli in inchiostro rosso e nero. Piatti della brossura staccati. Esemplare firmato e datato da Montale al foglio di guardia e, a seguire, da alcuni degli illustratori (Libero Andreotti, Alberto Magnelli, Gianni Vagnetti, Guido Peyron) e da altri partecipanti al concorso (Francesco Cappelli e Arturo Loria). SI AGGIUNGE: Un biglietto di dedica firmato dall'Autore su carta intestata (Eugenio Montale).
Prima ricercata edizione dell'opera più rara di Eugenio Montale, impreziosita da 5 illustrazioni più una nella brossura, realizzate proprio dagli artisti della Tavolata dell'Antico Fattore, Libero Andreotti, Felice Carena, Giovanni Caetani Colacicchi, Alberto Magnelli, Guido Peyron e Gianni Vagnetti. Questa poesia ottenne il primo premio della prima edizione del Premio Antico Fattore, ospitato proprio dalla trattoria fiorentina e l'opera venne pubblicata dall'editore Vallecchi in una placchetta fuori commercio, divenuta una vera rarità bibliografica.