Olio su tavola. cm 36,5x26,5. Firmato e datato in basso a destra. Lloyd si impone sulla scena dell’arte toscana tra Otto e Novecento come uno dei più originali esponenti della pittura postmacchiaiola, ideando un linguaggio dove l’appassionato studio del Quattrocento fiorentino inclina a una moderna semplificazione delle forme, scandite in uniformi e smaltate campiture di colore, come nel rigoroso accostamento dei campi cromatici e nell’essenzialità volumetrica del nostro quadro, raffigurante uno scorcio della campagna nella zona di Ponte a Greve, dove nel 1930 è solito recarsi a dipingere. L’opera, nel suo accentuato schematismo di sapore quasi grafico, e nell’attenta definizione dell’impianto strutturale, rappresenta in modo esemplare la qualità dell’ultima produzione dell’artista,tesa a una sempre maggiore sintesi formale. Sul verso schizzo autografo a penna dell’autore, raffigurante l’impianto compositivo del paesaggio.
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