1 tomo in 2 volumi in-8° (mm 173x108). Pagine [8], 618; 619-1165, [79] (l'ultima carta bianca). Frontespizio entro elegante cornice architettonica incisa in rame; testatine e capilettera xilografici nel testo. Esile lavoro di tarlo nel margine inferiore del quaderno P e bruniture diffuse ma buon esemplare, lievemente rifilato. Legatura coeva in piena pelle con titoli dorati entro tasselli ai dorsi a 5 nervi e fregi fitomorfi impressi in oro ai comparti; tagli spruzzati di rosso e sottili fregi dorati alle unghiature. Sguardie in carta marmorizzata.
Tchemerzine VIII, 411 descrive questa edizione come una reimpressione delle edizioni di L'Angelier del 1598 e 1600 (vedi lotto precedente), con un nuovo frontespizio e due nuove tavole, mentre in Sayce-Maskell 10 si evidenzia che fra le edizioni in questione vi sono altre differenze: «This edition is very close to No 8: 1598 and No 9: 1600, but it is set from 1600 as certain readings common to 1600 and 1602 but not found in 1598 show». Si veda anche Hazlitt III, n. 10.