In-8° (mm 158x100). pagine 130, senza l'ultima carta bianca. Piccolo fregio con monogramma gesuitico al frontespizio. Lievi bruniture dovute alla carte del tempo. Bellissima legatura coeva alle armi di famiglia nobile toscana non identificata, con la scritta Pescia sullo stemma e cornice floreale a inquadrare i piatti. Timbro di collezione privata al frontespizio.
Prima edizione di questa seconda lettera dal Tibet, tradotta dallo spagnolo, relativa al secondo viaggio di Antonio de Andrade nella regione, con partenza da Agra all'inizio di giugno del 1625 e arrivo a Tsaparang nell'agosto dello stesso anno. De Andrade non fu solo il primo a fornire significative notizie su quella zona del Tibet ma anche il primo europeo ad attraversare l'Himalaya dal lato indiano. La seconda parte è costituita da un resoconto di Venceslao Pantaleone sulla Cina. Cfr. Cordier, Sinica IV, 2899; Streit V, 306.