Disegni a china su cartoncino lucido a loro volta applicati su cartoncino grigio. Dimensioni delle caricature: 113x58 mm e 113x55 mm circa.
Nella prima caricatura si legge: Il figlio del / mio principale / Enrico Caruso / New York / 1913 [corretto]. L’altra è scritta in dialetto napoletano (con la rima tra “ò Re” ed “Ettore”): “Chi è? / Mo ngiò metto / o nomme / sotto! / A me, me / cham / meno ò Re! / e chiste / se chiamma Ettore! / Da New York / a D. Salvatore / De Luca / uno sconosciuto mecca / nico che tiene più al / disegno che alla / professione attuale / Enrico Caruso / New York / 14/4/913”. Curioso oggetto che ricorda l’adolescenza e gli inizi difficili del tenore. Infatti della fonderia della famiglia De Luca - all’Arenaccia – il giovanissimo Caruso lavorò come apprendista prima di diventare un celebre cantante.