Manoscritto a inchiostro blu su carta intestata dell'attrice. 1 bifolio, scritte 4 pagine. Busta conservata.
Splendida e lunga lettera, scritta quando ancora era sposata con l'attore Tebaldo Checchi, in cui la Duse racconta del suo lavoro. "[...] ho compreso, ho sentito una corrente contraria ieri sera in teatro. [...] Da questa intonazione un esito freddo non un successo. Orbene non nascondo che ciò mi ha profondamente addolotara. Amo le mie parti, vivo co' miei personaggi, soffro e mi rode la loro febbre... se voi ridete di questa sincerità e semplicità [...] non mi pentirò ugualmente di averla detta... E' così! Orbene Cesarina è la mia predilezione (come tipo di parte - come tipo di donna e di lavoro - prediligo Livia nella Visita di nozze). L'ho studiata con amore [...]. Venite in teatro, vi prego, ho bisogno che ciò non termini così [...]".