In-8° (mm 198x123). Pagine XX, 481, [3]. Capilettera e fregi xilografici nel testo. Buon esemplare. Legatura coeva in vitello marmorizzato con titoli dorati su tassello applicato al dorso, comparti decorati con ferri floreali. Tagli rossi. Lievi spellature ai piatti e difetti alle cuffie. Ex-libris nobiliare applicato al contropiatto.
Edizione non comune, apparsa a un anno di distanza dalla prima. L'Esprit, opera principale del filosofo Helvetius, esercitò un'influenza e fu capace di suscitare tali e tante polemiche come nessun altro testo nel XVIII secolo per i suoi temi liberali e anti-clericali; per questo fu soggetto a una feroce campagna diffamatoria e censoria: «No book during the eighteenth century, except perhaps Rousseau's Emile, evoked such an outcry from the religious and civil authorities or such universal public interest [...] The work lost its privilege within a fortnight of its publication [...]. Though Helvetius retracted his book three times, he was condemned by the Archbishop of Paris (Nov. 1758), the Pope (Jan. 1759), the Parlement of Paris (Feb. 1759), the Sorbonne (Apr. 1759)» (Smith, The Publication of Helvetius's De l'esprit).