In-8° (mm 145x98). Pagine 101, [3]. Marca giuntina al frontespizio, altra marca al colophon; qualche capolettera e fregio xilografico nel testo. Legatura ottocentesca in mezza pelle con piatti marmorizzati, con minimi difetti. Ex-libris e timbro di Gustavo Galletti rispettivamente al contropiatto anteriore e al frontespizio.
Seconda edizione, stampata nel 1584 ma riprendendo il frontespizio della prima. Niccolò Secco d'Aragona, aristocratico bresciano e Capitano di giustizia di Milano, ebbe strettissimi rapporti con Ferrante Gonzaga e fu uomo di primo piano nella vita politica del tempo; grazie alla sua carica poté avvicinarsi a Carlo V prima e a Filippo II poi. La sua attività politica non gli impedì di dedicarsi alla produzione letteraria: quattro sono le commedie che vengono ricordate, tutte stampate più volte e reputate tra le migliori del XVI secolo; fra queste anche gli Inganni, in cinque atti in prosa, recitata per la prima volta a Milano nel 1547 durante i festeggiamenti per l'arrivo di re Filippo II. Cfr. Giunti tipografi I, 173; Allacci 450 (indicando erroneamente 1582); manca a Cairo-Quilici.