In-4° (mm 203x143). Carte 215. Frontespizio in inchiostro rosso e nero ampia cornice xilografica con motivi fitomorfi e animali su fondo criblé. Testo in latino, caratteri orientali in parte a stampa in inchiostro rosso, in parte manoscritti. Un leggero alone di umidità nell'angolo esterno di poche carte, molti esili forellini di tarlo marginali alle ultime due carte e margini un po' rifilati, altrimenti ottima copia. Legatura moderna in piena pelle con due cornici concentriche di fasci di filetti impresse a secco e in oro ai piatti, piccoli ferri floreali impressi in oro negli angoli fra le due cornici; titoli dorati al dorso. Nota di possesso cassata al frontespizio
Prima rara edizione della più importante opera di Teseo Ambrogio degli Albonesi, iniziatore dello studio sistematico delle lingue orientali nell'Europa del XVI secolo. L'Introductio nasce come corpus unitario di regole grammaticali delle lingue arabo, siriaco, armeno ed etiope: la redazione di tale opera avrà vita travagliata e impegnerà l'Autore per più di dieci anni, dal 1527 al 1539, anno della prima edizione, che vede la luce il 1 marzo per i tipi di Giovanni Maria Simonetta; una seconda tiratura, di poco successiva ("Quinto kalendis aprilis") è attestata in alcune biblioteche italiane, ma non censita nei repertori, che menzionano il solo anno, senza introdurre informazioni aggiuntive. La nostra copia, essendo priva del colophon, non può essere con certezza assimilata a una delle due tirature. Adams I-957; Brunet I, 229; Fumagalli 293: «Ce livre est un monument d'érudition et d'une singulière rareté bibliographiques: il est, paraît-il, le premier ouvrage de philologie orientale comparée, imprimé avec des caractères fondus expressément»; Graesse I, 98; Sander 319: oltre alla sola testimonianza di un Alcoran arabo che sarebbe stato stampato da Paganini e di cui non abbiamo altre menzioni nelle bibliografie, a carta 178-179 «il y a la description illustrée d'un étrange instrument de musique».