Manoscritto in-folio (mm 290x210) a inchiostro marrone scuro. Pagine [36]. Fascicoli cuciti, privi di legatura. SI AGGIUNGE: Per memoria [il gioco della Lotteria]. Testo a firma dell'abate fiorentino Ottaviano Bonaccorsi. Non datato, ma XVIII secolo.
I OPERA: Il testo è a firma di don Celestino Galiani. Si tratta probabilmente dell'abate Galiani (1681-1753) arcivescovo di Taranto e Tessalonica che si occupò della riforma dell’università napoletana e che fu negoziatore del concordato tra i Borboni e la Santa Sede. Il testo scritto in queste carte è suddiviso in 3 capitoli e 6 proporzioni. Galiani scrive dei benefici e dei danni del gioco dei dadi e del lotto che non considera giochi di pura sorte, ma di probabilità, citando anche Pascal, Bernulli ecc.