5 parti in un volume in-4° (mm 210x150). Pagine [32], 311, [1] bianca; 90, [2] bianche; [12], 182, [2] bianche; [8], 175, [1] bianca; [16], 252. Marca in legno al frontespizio di ciascuna parte; fregi e numerose vignette xilografiche nel testo. Esemplare diffusamente brunito, con il primo fascicolo quasi totalmente staccato; fioriture, macchie e rare mancanze marginali che non coinvolgono il testo. Legatura coeva in piena pergamena floscia, con dorso a 3 nervi e titolo manoscritto al taglio inferiore. Una grave mancanza al primo scomparto del dorso, macchie e altre mende. Note di appartenenza manoscritte al frontespizio.
Pedro Mexía fu un esponente di spicco della cultura rinascimentale spagnola: matematico, astrologo, cosmografo e cronista reale, intrattenne rapporti epistolari con Erasmo da Rotterdam. Questa sua opera ebbe grande successo anche nel resto d'Europa, tanto da essere tradotta, e più volte ristampata, in italiano, francese e inglese. Per quanto preceduta da diverse altre edizioni, la presente si segnala non solo per il pregio tipografico (capilettera istoriati, testatine e le oltre 100 xilografie presenti nel testo) ma anche per la sua grande rarità: non figura infatti in alcun repertorio bibliografico, fatta eccezione per quello del Palau (Palau IX, 174).