Manoscritti a inchiostro nero. Alcuni fori di classificatore. Alcune buste conservate. Dimensioni varie.
Tra i nomi: Curzio Malaparte (1), Indro Montanelli (1), Giuseppe Antonio Borgese (1), Enrico Falqui (1), Gianna Manzini (2), Alessandro Pavolini (1), Gianfranco Contini (1), Antonio Baldini (1), Giuseppe De Robertis (1), Romano Bilenchi (1), l’editore Giovanni Puccini (3), Giuseppe Viner (1), Piero Jahier (1), E. Malfatti (1), Umberto Olobardi (1), Ugo Betti (1), Mario Pompei (1), l’amico Righetti (1), Gino Novelli (1), Maria Scalabrini (1), Luigi Gozzini (1), Adriano Grande (1), Renato de’ Zerbi, commissario prefettizio del Comune di Viareggio (1). Insieme anche 1 invito per nozze e 2 lettere e 1 cartolina. Piero Jahier: “Egregio amico, Ungaretti ci parla di lei di cui abbiamo tanta stima e del suo proficuo libro. Vuol trattare con noi per la pubblicazione di questo libro, se, come riteniamo, non disdice ai nostri scopi e alla [...] attività? [...]” (30 ottobre 1912) – Curzio Malaparte: “Mi dispiace molto che tu non trovi il tempo per scrivere per la mia rivista. La ruota letteraria sta girando, molte posizioni si vanno rivedendo, trasformando. E’ un’illusione credere che in questa situazione soltanto le cose letterarie stiano [...] immutabili. Da buon amico io ti dico: “Fatti vivo, anche tu”. Ma fare un dispiacere a quel piccolo uomo di Falqui? (Ne ha già molti di dispiaceri anche senza di te). Cerca di scuotere la pigrizia dalla tua gran barba [...]” (13 febbraio 1940) – Indro Montanelli: “Firenze è andato male per quanto gli spettacoli fossero buoni. Speravo vederti lunedì per parlare di Viareggio che ha più corteggiatori d’una cagna in caldo. Però bisogna far presto, se tu sei ancora dell’idea che tu ed io non si venga esclusi [...]” (27 marzo 1940) – Enrico Falqui: “Sto percorrendo stazione per stazione, l’itinerario del tuo magico “trenino”. Puoi dirmi [...] dentro che intervallo di tempo si svolge l’intero itinerario? Cioè: qual’è il pezzo più antico e quale il più recentè [...]” (10 maggio 1940).